sabato 15 ottobre 2011

Cake Show....Cake bluff...

Salve a tutti, di ritorno fresca fresca dalla prima giornata del cake show di bologna che si sta attualmente tenendo  (precisamente da stamane alle 9.30) e domani 16 ottobre.
Parto subito nel raccontarvi la mia esperienza tutt'altro che positiva, di questo evento che si vanta di essere, cito testualmente " The Cake Show è la prima fiera mercato italiana dedicata al meraviglioso e stupefacente mondo della Sugar Art e del Cake Design".
Mhmmm....su queste affermazioni avrei da scrivere qualche mia personale obiezione.
Partiamo questa mattina io e una mia amica, appassionata anche lei come me del mondo della sugar art, con mariti e bagagli alla volta di Bologna a quello che si prospettava a detta di tutti un grande evento, corsi con le piu' grandi insegnanti, dimostrazioni di grandi marchi con demo e, dulci sin fundo, stand con prodotti professionali per il settore, la cosa che poi fa gola a tutte noi appassionate.
La prospettiva di poter finalmente visionare prodotti e operatori professionisti all'opera era davvero allettante, ma parliamoci chiaro...per noi quasi tutti costretti alla schiavitù dell'acquisto online all'estero, dove strabuzziamo bene gli occhi per capire utilità e dimensione di ogni singolo strumento, a volte facendo una fatica mortale per capire le traduzioni precarie di google traslate, interesseva solo ed esclusivamente l'acquisto tanto agoniato.
Arriviamo alle 10.15 circa, ricordo che nel sito ufficiale dell'evento, gli orari erano dalle 9.30-19.30, una decina di stand nella piazza S.Stefano, se vogliamo chiamarli così, anche se erano piu' somiglianti a quei gazebi di tela bianca precari, che solitamente troviamo nelle nostre piazze, quando ad esempio, si vendono le azalee della ricerca sul tumore, piuttosto che le arance, le mele, oppure raccolta fondi per la distrofia o firme per i vari partiti politici, per capirci, propio quelli.
Insomma alle 10.15 quei pochi stand già aperti erano stra-pieni ( bastano 10 persone a riempirli ) i corsi con le corsiste e le varie maestre erano in una non precisata sala del palazzo Isolani,a cui la gente non vi poteva accedere, o comunque nessuno ci aveva informato o meno di cio', mi sono fiondata nello stand " decora " dove c'era un'insolita fila.
Dopo svariati minuti, una signorina, porgendoci il catalogo decora, ci avvisa che lo stand è ancora chiuso e che i prodotti da comprare, non erano situati al momento lì, ma dentro il palazzo Isolani, dove ovviamente non c'era alcuna indicazione.
Chiedendo al personale di altri stand (che si meravigliavano che molte delle persone presenti ponessero loro la stessa domanda, anche in maniera un po' scocciata) riusciamo a capire dove la merce dei vari produttori del settore venisse venduta al pubblico.
E qui.....non ci sono parole.... ma andiamo con ordine nel descrivervi bene la scena apocalittica in cui si sono ritrovati questi "geniali" organizzatori.
Entriamo in questa porzione di salone del Palazzo Isolani, ambiente piccolissimo, già calca di persone , pochissimo personale addetto alla vendita, con un rapporto di 2 addette contro 40, in crescita continua.
Caos nel servizio della clientela, con scontri e litigi per accaparrarsi letteralmente un posto per essere serviti, persone in prima fila pressate per la calca di quelle che erano dietro e cercavano di vedere.
Materiali non ben esposti e visibili, perchè tenuti negli scatoloni, quindi ogni cliente voleva (giustamente) visionare i prodotti in procinto di acquistare.
Molteplici episodi di scortesia da parte delle addette (esasperate) e dalle clienti a loro volta esasperate per la media di  attesa del propio turno (noi 3 ore) dalla calca, stanchezza (persone che arrivavano anche da Calabria) e calura.
Ad un certo punto è arrivato uno degli organizzatori, che spaventato dalla mole di persone che si accalcavano in un luogo talmente piccolo, per paura di ripercussioni, magari da parte di forze dell'ordine, per la sicurezza,ha incominciato a chiudere le porte della stanza dividendo la massa di persone che si accalcava e creando un cordolo dove mettersi a fare fila.
Ma il problema organizzativo all'interno era tutt'altro che risolto, una volta che eri riuscito, dopo ore  a farti servire, veniva il meglio, perchè nessuno delle geniali menti che lavorava lì dentro, si è preoccupato di dividere la zona vendita, dalla zona pagamento.
Praticamente ti ritrovavi con il tuo cestino tenuto in ostaggio fino al momento del pagamento, al di là del bancone, peccato che tu ci dovevi arrivare alla cassa!!!
Molte persone erano in fila anche li davanti attendendo il proprio turno per visionare la merce, e ovviamente non ci pensavano nemmeno a farti posto per pagare, neanche se glie lo chiedevi con gentilezza, alla fine a suon di spintoni ( mi spiace farlo ma si trattava di sopravvivenza) siamo risuscite a pagare la nostra merce, senza neanche il 10% di sconto fiera che pubblicizzavo ad ogni stand.
Se devo essere onesta i materiali venduti erano di qualità, avevano marche come PME, Zefiro ecc.. pero', come hanno constatato molte appassionate con me nell'attesa del propio turno, i prezzi erano identici a quelli proposti nei vari siti specializzati, allora mi sorge una domanda spontanea: ma lo sconto dov'era?
Ovviamente dopo 3 ore immersa in una folla inferocita, stanche e accaldate abbiamo perso la voglia di visitare ulteriormente (che cosa poi? era tutto lì).
Commento finale: brutta, veramente organizzata con i piedi e non ci si puo' attaccare a scuse, come quella che ho sentito da uno dello staff " Non ci aspettavamo un riscontro del genere" perchè la grandezza e gli spazi erano proprio da fiera di paese, visto gli sponsor, potevano fare di meglio, almeno mettere più stand, differenziati, e piu' personale a lavorarci,inoltre la location, una zona a traffico limitato in centro a Bologna il sabato e la domenica, quando c'è in zona a Rimini una struttura organizzata per fiere e dove ogni anno celebrano eventi come  il Meeting e Fiera del fitness.
Quindi signori che leggete, se non ci siete stati, non vi siete persi niente, se ci siete andati e avete avuto esperienze piu' positive della mia vi invito a commentare e in quanto agli organizzatori, non siete partiti certo con il piede giusto, molte persone scriveranno recensioni negative come la mia, almeno tutta quell'orda che mi ha fatto arrabbiare e compagnia in quelle 3 ore di deliro.
Un saluto Zia Crostata

venerdì 14 ottobre 2011

Sono tornata!!

Ciao gente, sono tornata, cambiero' un po' i toni del mio blog, innanzi tutto voglio dirvi che partecipo ad un contest su facebook ,anche se ingiustamente mi hanno messo nella sezione intermedi, (visto alcune torte presenti nel livello avanzato che, secondo me, dovrebbero essere inserite al livello facile) se mi andate a votare, gli faccio vedere io!!! (e comunque grazie grazie).
La torta in questione l'ho realizzata lo scorso settembre, per il battesimo della prima figlioletta di una mia cara amica, non che prima fan e sostenitrice, lei dopo i miei stretti famigliari, ha sempre creduto in me e nel mio operato.
Il cake topper che ho realizzato per questa torta è un'ape Maya di circa 20 cm, realizzata e dipinta a mano, che mi è costata 2 giorni di lavoro







I capelli sono stati realizzati uno per uno e assemblati uno per uno, non vorrei dire..ma il lavoro e un minimo di tecnica si vedono, non sono le solite farfalline realizzate con lo stampo ad estrusore oppure le solite roselline....non so..comunque ai vincitori di ogni categoria verrà dedicata una pagina sulla rivista "Torte Spettacolari".
E' vero anche che è il mio primo concorso, ma io non riesco a sopportare le ingiustizie, (non solo io sono stata "declassata") pensavo che queste persone trattando di torte, ne capissero un po' di più, almeno di tecniche, comunque se mi volete votare e avete una pagina facebook, andate sulla pagina di "Torte spettacolari" cliccate "mi piace" troverete la mia torta nell'album "livello intermedio" e cliccate mi piace sulla mia torta (sempre se vi va) e vi consiglio di fare anche un giro nell'album del corso avanzato, poi ditemi se non ho ragione.
Ah, ecco la foto della mia torta finita:


Almeno poi è originale e sicuramente non copiata da nessuno.
Grazie ancora per l'attenzione e scusate lo sfogo!!!
Baci Zia Crostata

martedì 22 febbraio 2011

Castagnole alla ricotta

Inzia il periodo di carnevale, quindi inizia un mondo di dolcetti fritti e a casa mia, puzzo di fritto a go-go!!
In ogni parte d'Italia, ognuno ha i suoi dolcetti per questo periodo festante, io posterò quelli del posto in cui vivo, le castagnole, le tagliatelle dolci e le frappe o chiacchere o sfrappole.
Oggi inizio con le castagnole, a cui ho aggiunto ricotta, per renderle piu' morbide e meno "lega-lingua".
Con la dose della ricetta, ne viene un bel vassoio pieno, tutto poi sta' nella grandezza in cui taglierete le castagnole è ovvio che piu' piccole saranno di dimensione e più commensali mangeranno.
La ricetta e' semplice ed economica, l'unica scocciatura, come quasi tutti i dolci di carnevale, è la frittura, ma poi il risultato, come dico sempre io vi ripaghera'.



Castagnole alla ricotta

 Ingredienti:

200 g di farina
70 g di zucchero
40 g di burro morbido
2 uova intere
1/2 bustina di lievito per dolci
250 g di ricotta vaccina
scorza di limone grattuggiata
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di liquore a scelta (va bene anche per i bambini perchè l'alcol, dal momento che friggiamo, evaporerà)
1 pizzico di sale
olio per friggere

inoltre:
zucchero a velo
alchermes (opzionale per i bambini essendo un liquore)


Procedimento:

Impastate tutti gli ingredienti assieme con le mani, formate un panetto liscio e non appiccicoso e lasciatelo riposare circa 20 minuti.

Preparate intanto una pentola per la frittura, consiglio una pentola a sponde alte e una profondita' di olio tale da immergere completamente le castagnole.
Prendete una parte d'impasto arrotolatela fino ad un diametro di un paio di centimetri, poi con un coltello o un tarocco, tagliate il salamino in tanti quadretti ( come per fare gli gnocchi per intenderci ), arrotolateli a mo' di palline.
Scaldate l'olio, per verificare che sia arrivato a temperatura, buttate dentro uno stuzzicadente o uno spaghetto, se si formeranno bollicine intorno, l'olio sra' pronto per la fritttura.
Buttate qualche castagnola, non troppe, nell'olio e friggete fino a doratura, rigirandole.
Passatele sulla carta assorbente e una volta finite di friggere, cospargetele con zucchero a velo fatto passare attraverso un colino e gocce di alchermes.
Sono buone tiepide ma anche fredde, buon carnevale!!

martedì 8 febbraio 2011

Pollo tikka masala

Oggi ho voglia di etnico.
Molte persone non preparano cibo etnico, perche' spesso pensano sia complicato, e molto spesso si trovano  difficolta' nel reperire gli ingredienti, beh, la mia ricetta del pollo tikka masala, non lo e' affatto.
In realtà questa ricetta, non e' veramente indiana, ma e' una ricetta indiana modificata per gli inglesi, ma non per questo meno buona.
Come quasi tutti i piatti stranieri, e' ovviamente, un piatto unico, per l'aggiunta di riso, che non manca mai.
Si puo' fare piu' o meno piccante o addirittura per niente piccante, basta modificare il dosaggio delle spezie.
L'ingrediente caratteristico di questo piatto e' un mix di spezie, chiamato garam-masala, che da appunto il nome al piatto.
Non e' facile reperirlo nelle piccole citta', sopratutto se siamo sprovvisti di negozi che vendono cibo etnico, ma non mi sono arresa, e ho trovato su internet la coposizione del suddetto mix, e ho reperito le spezie singole, come cannella macina, curcuma, curry, cardamomo, zenzero, paprika dolce. Molte spezie le ho trovate gia' in polvere, ma per quelle che troviamo in semi, e' molto semplice; si fanno scaldare bene in una padellina antiaderente, e poi si macinano, o con un mortaio o con un macinaspezie.
Se vi piace l'etnico, vi consiglio di preparare il mix giorni prima, di modo che le spezie possano riposare il piu' a lungo possibile insieme, e visto che ci siete, di farne abbastanza da poter conservare in un barattolino e averlo pronto all'occorrenza.
Le dosi per il mix sono le seguenti: pari quantita' di cumino, paprika, mezza quantita' di curry, 1/4 di cannella, curcuma e zenzero.( per le quantita' regolatevi con un cucchiaino da caffè ).
Inlotre il piatto deve essere accompagnato da riso, lessato in acqua salata, come per la pasta, e  ben scolato, per la varietà, vi consiglio esclusivamente il basmati, o altro tipo di riso proveniente dall'India.
 

questo e' il nostro piatto, qui e' accompagnato dal naan, pane tipico indiano.


POLLO TIKKA MASALA
(ingredienti per 4 persone )

ingredienti:

1 petto di pollo
1 cipolla bianca piccola
1 spicchio d'aglio
3 cucchiai di olio di semi
1 barattolo piccolo di passata in pezzi
1 vasetto di yogurt bianco naturale da 125 g
1 punta di cucchiaino di zenzero in polvere ( oppure 1/4 di radice fresca tritata )
2 cucchiaini di garam-masala
2 cucchiaini di curry
sale e pepe
250 g circa di riso basmati
2 cucchiai di olio di oliva


Procediemento:

Per prima cosa, mettiamo a marinare il pollo, lo tagliamo a cubetti non troppo grandi, lo mettiamo in una ciotola e lo condiamo  con sale pepe 1 cucchiaino di curry, e l'olio d'oliva.
Lo lasciamo insaporire almeno 30 minuti, ovviamente piu' sta' nella marinatura e meglio è.
Mentre il pollo si insaporisce, prepariamo la nostra salsa, mettiamo in una padella a scaldare l'olio di semi, tritiamo la cipolla e mettiamola ad appassire a fuoco moderato, tritiamo l'aglio finemente, e lo aggiungiamo alla cipolla non appena questa sara' trasparente, aggiungiamo insieme all'aglio anche lo zenzero e mischiamo il tutto per qualche minuto, poi aggiungiamo il garam- masala e il curry rimasto.
Aggiungiamo il pomodoro e mischiamo, lasciando bollire per 5 minuti a fuoco basso.
Utilizziamo il barattolino vuoto del pomodoro, per aggiungere acqua alla nostra preparazione riempiendolo con acqua calda e lasciamo cucinare per altri 10 minuti, poi saliamo e pepiamo secondo gusto.
Quando l'acqua sara' evaporata, prendiamo la nostra salsa e, con l'aiuto di un frullatore a immersione o un robot da cucina, tritiamo il tutto, fino a renderlo vellutato.
Rimettiamo la nostra vellutata nella padella ( a fuoco spento ) e aggiungiamoci lo yogurt, mischaindo bene.
Prendiamo un'altra padella antiaderente, scaldiamola bene, e buttiamoci il pollo, che rosoleremo molto bene a fiamma vivace ( se avete il wok, va benissimo ), quando avra' una bella rosolatura, lo immergeremo nella salsa.
Lessiamo il riso in acqua salata e scoliamolo bene, mettiamolo nel fondo del piatto e versiamoci sopra la salsa con il nostro pollo, come da foto.
Potete mangiarlo solo cosi' o con del naan o pane arabo.





venerdì 4 febbraio 2011

Torta sbriciolona

Ciao a tutti!!!
Oggi voglio postare la ricetta di mia mamma, che ha sua volta l'ha imparata dalla mia nonna paterna; la torta sbriciolona con le mele.
Si puo' ben dire che io sia cresciuta vedendo fare questa torta, che io ovviamente ho modificato, facendola anche con la marmellata, e viene un bomba, davvero!!!
E' semplicissima, e di semplice sapore, da il meglio a merenda o a colazione, accompagnata da un bicchiere di latte.
Si possono sostituire le mele, con altra frutta, che normalmente si presta a essere cotta, come mele cotogne, pere, prugne, susine o addirittura ciliegie.
Oggi l'ho preparata, in vista domani, di una riunione familiare, con la speranza che così si addolciscano i toni, qualora ci sia bisogno di addolcirli, altrimenti, una buona merenda non fa mai male, vero?
Eccola qua:



TORTA SBRICIOLONA ALLE MELE:
( ingredienti per una tortiera da 26 cm di diametro)

Ingredienti:

500 g di farina
250 g di zucchero ( diminuire la dose a 150 g se si usa una marmellata )
150 g di burro a pezzetti
2 uova
1 bustina di lievito per dolci (16 g )
qualche goccia di essenza di mandorla amara
6 o 7 mele ( oppure un vasetto di marmellata standard )

se usate le mele o frutta poco dolce per cuocere:
2 cucchiai di zucchero
1 bicchierino di acqua

Procedimento:
 
Se avete intenzione di usare la marmellata, saltate questi passaggi:
Laviamo e mondiamo le nostre mele, tagliamole a cubetti non troppo grandi e possibilemente il piu' regolari possibile (serve per ottenere una cottura uniforme).
Trasferite i cubetti in un petolino capace, cospargeteli con i due cucchiai di zucchero, e bagnate con il bicchierino d'acqua.
Lasciate cuocere per 5 minuti circa, infatti le mele non dovranno fare una cottura finita, ma solo ammorbidirsi, finiranno di cuocere in forno.
Passati i 5 minuti, scolatele e lasciatele freddare.
Intanto prepariamo l'impasto, mettendo in una ciotola, la farina, lo zucchero, la bustina di lievito qualche goccia di essenza di mandorle e mischiamo con un cucchiaio gli ingredienti secchi.
Aggiungiamo le uova e il burro tagliato a pezzettini, e, come per la pasta brisè, mischiamo con le mani, creando delle briciole, cercando di far sciogliere bene il burro.
Scaldiamo il forno a 180 gradi, statico, con calore proveniente sia dal basso che dall'alto.
Foderiamo uno stampo con carta da forno, e , con l'aiuto delle mani, compattiamo un bello strato di briciole, almeno i 2/3.
Versiamoci sopra le mele ( o il vasetto di marmellata, che io consiglio di comprare a pezzettoni ) che cospargeremo delle restanti briciole, coprendole.
Cuocere per circa 25-30 minuti, per capire se il dolce è cotto, bastera' vedere se la supercie avra' preso colore.
Lasciare raffreddare bene e cospargere di zucchero a velo.
Gnam Gnam!!

lunedì 31 gennaio 2011

PIADINA

Visto le richieste, posto oggi la mia ricetta della piadina.
Non uso strutto, anche perche' dove abito adesso, mi e' difficile reperire dell'ottima materia prima, ma se voi la trovate, potete omettere l'olio di semi.
Penso che per fare un'ottima piadina con lo strutto, si debba usare strutto ancora caldo, o appena fatto, di non comprare i panetti del supermercato, ma di andare nella vostra macelleria di fiducia.
Qua in romagna ci sono molteplici ricette per la piadina, vari modi di cuocerla  e vari spessori.
Dalle mie esperienze ho tracciato una "mappa" degli spessori della piada, cioe' le zone in cui potrete mangiarle piu' o meno sottili e solitamente si sviluppano cosi'; nel nord della romagna, per intederci nelle zone a nord di Ravenna le colline di Cesena e l'entroterra che le comprende, fino al confine che e' la mia citta' natale  Cervia, la piadina e' piuttosto spessa, e solitamente si predilige lo strutto.
Un altro discorso e' la zona del sud romagna, che parte da Cesenatico fino ad arrivare a Cattolica, dove potete trovarla via via sempre piu' sottile, a volte, come cartamusica, e dove possiamo trovare, come ingredienti principali anche olio e miele.
Nella vera piadina romagnola, il lievito chimico non ci va, la piadina non e' un prodotto lievitato, ma si aggiunge solo bicarbonato, poi anche qui ci sono state modifiche.
Nelle zone dell'appennino, ho sentito che, durante la guerra, in mancanza di altro, la piadina veniva fatta addirittura con la farina di ceci oppure con quella di castagne, o all'estremo, con la corteccia degli alberi tritata finemente ( ad Onferno, posto molto suggestivo per visitare le loro famose grotte ).
Parlando di cottura, la piadina ha una cottura rapida, e la si cucina su una piastra di terracotta direttamente sulla fiamma del camino o di un bracere, oppure sulla "teggia" o testo, e' una piastra solitamente circolare, in ghisa, che si pone sopra la stufa o piastre del gas.
In mancanza di questi oggetti , per la cottura, potete ovviare con una padella da crepes, o nelle piu' disperate ipotesi, con una padella antiaderentte, meglio sarebbe a fondo spesso.

questa e' la mia "teggia" per piadina in ghisa ("testo" for piadines or use the pan for crepes or cast iron skillet )

PIADINA
( ingredienti per 4 piadine ) (for 4 piadines )

Ingredienti ( ingredients) :

400 g di farina  ( 15 oz all purpose flour )
3 cucchiai di olio di semi ( 3 tbsp  suflower oil )
3 cucchiaini di sale fino ( 3 tsp salt )
una presa di bicarbonato ( one pinch of baking soda )
200 ml di acqua tiepida o finche l'impasto non sara' morbido ma non appiccicoso
(200 ml of lukewarm water or until soft dough not sticky )


Procedimento:


Impastare bene tutti gli ingredienti insieme, dividere l'impasto in palline di circa 150 g e coprirle con una pellicola.
Lasciare riposare le nostre palline per almeno 1 ora.
Mettere a scaldare il testo (o la padella ) senza ungere con olio o quant'altro, prima a fiamma alta, poi avvicinando una mano e sentendo che il testo o la padella sono calde, abbassare al minimo la fiamma.
Stendere le piadine con un matterello il piu' circolare possibile dello spessore che piu' vi aggrada ( o quello che riuscirete ad ottenere a mano).
Cuocere le piadine per pochi minuti circa 2 o 3 e girare con l'aiuto di una paletta, se dovessero formarsi bolle, bucatele con una forchetta, cuocete per gli stessi minuti anche l'altro lato.
A questo punto potete mangiarle subito, oppure potete farvene una scorta, procedendo in questo modo: cucinate le piadine pochissimo, da ambo i lati facendo attenzione a non romperle.
Lasciatele freddare completamente ben distanziate e in modo che non facciano condensa.
Mettele, una volta freddate, in sachetti per congelazione, intere o tagliate a meta'.
Avendo fatto una pre-cottura, le possiamo conservare bene in freezer, e finirle di cucinare al momento del bisogno.
Con lo stesso impasto si posso fare anche i crescioni, o cassoni, sono una specie di panzerotti ripieni, basterà stendere la pasta piu' sottile e rettangolare, farcirla a piacere con erbe cotte, pomodoro e mozzarella da pizza (altrimenti l'altro tipo fara' troppa acqua e si apriranno) patate salsiccia, zucca e patate..ecc..la farcitura va messa nella parte bassa del nostro rettangolo, vanno bagnati tutti i bordi, piegare la pasta senza ripieno sul ripieno, passare una rotella da ravioli per definirne i bordi e schiacciare bene con i rebbi della forchetta, per sigillarli ulteriormente, poi cucinateli nel testo o padella, per 3-4 minuti per lato senza dimenticarvi di cucinare anche il fondo, e mangiateli subito.


ecco il risultato finale, questa e' la grandezza di una piadina decente ( final result )


Diresctions:

Mix everything together.
Divide the dough into several balls of 5.30 ounces, cover them with plastic.
Let them rest 1 hour.
Hot cast iron skillet over high heat, without greasy when it's hot, lower the flame.
Roll out the balls w
ith a rolling pin, make them 0.20 inch thick.
Cook 2-3 minutes per side, prick with fork if any bubbles forms on the surface.
Eat immediately stuffing them with cheese, parma ham, arugula, salami
.
Enjoy!!

sabato 29 gennaio 2011

Chorizo Casserole

Dopo una lunga pausa di silenzio, rieccomi qui, più pimpante che mai a cucinare!!
Oggi vi posto una ricetta gustosa, un piatto unico davvero confortante e dietetico se userete meno salsiccia.
E' veramente semplice e rapido, e sorprendentemente gustoso, anche se, la prima volta che ho letto gli ingredienti di questa ricetta, non avrei mai pensato fosse buona.
E' una ricetta americana, che ho trovato su un programma di ricette sull'ipad.
Mio marito e io ne andiamo pazzi, e quando eravamo a dieta, era un ottimo piatto, sopratutto perche' valida alternativa alla pasta e fagioli nell'assunzione di legumi.
Perche' chorizo?E sopratutto cos'e' il chorizo?
Il chorizo e' un salamino molto piccante, che solitamente si trova nei paesi ispanici.
Noi possiamo sostiuirlo degnamente con la salsiccia piccante che piu' ci aggrada, e fiadatevi, anche se non vi piace il piccante, (come me) la mangerete lo stesso, perche' non si sente molto, sopratutto se ometterete il peperoncino in scaglie.






CHORIZO CASSEROLE ( ingredienti per 4 persone)( serves 4 )

ingredienti (ingredients):

2 cucchiai di olio ( 2 tbsp olive oil )
1 cipolla bianca tagliata a fette ( 1 onion, sliced )
1 peperone giallo pulito e tagliato a fette ( 1 large yellow pepper, deseeded and sliced )
1 spicchio di aglio tritato ( 1 garlic clove, crushed )
1 cucchiaino di peperoncino in pezzi  ( 1tsp chilli flakes )
225 g di chorizo oppure salamino piccante ( 8 oz chorizo sousage )
400 g di pelati in scatola o polpa a pezzetti ( 14 oz canned chopped )
400 g di ceci reidratati o in scatola ( 14 oz canned chickpeas, drained )
200 g di riso basmati o thai ( 7 oz basmati rice )
1 pugno di rucola ( handful of rocket leaves )
qualche foglia di basilico fresco tagliato a listarelle ( 4 tbsp roughly chopped fresh basil, to garnish )
sale e pepe ( salt and pepper )

Procedimento:

In una casseruola, mettere l'olio e fare appassire la cipolla per 5 minuti.
Aggiungere il peperone giallo, l'aglio e il peperoncino in pezzi, sale e pepe e cucinare per 2 minuti mescolando.
Tagliare il chorizo o salamino piccante, a dadini e aggiugerlo al peperone e cipolla, lasciare rosolare.
Aggiugere poi i ceci e la polpa di pomodoro,appena bolle, abbassare la fiamma, coprire con un coperchio e cuocere per 10 minuti. ( Non deve bollire forte, ma sobbollire. )
Nel frattempo lessare il riso in acqua salata e scolare bene.
Passato il tempo di cottura della nostro codimento, aggiungere qualche foglia di rucola, lavata e spezzata con le mani e mischiare.
Servire mettendo il riso alla base, sopra il nostro condimento e qualche foglia di basilico e un giro d'olio. Mangiare subito!!



Directions:

Heat the oil in flameproof csserole and fry the onion over a medium heat, stirring occasionally, for 5 minutes.
Add th yellow pepper, garlic and chilli flakes and cook for 2 minutes, stirring.
Chop the chorizo into bite-sized chunks and stir into the casserole.
Add the tomatoes and chickpeas with salt and pepper to taste.
Bring to the boil, cover and simmer for 10 minutes.
Meanwhile, cook the rice n a soucepan of lightly salted boiling water for 10-12 minutes, until tender. Drain.
Stir the rocket into the casserole.
Serve spooned over the rice, garnished with fresh basil.
Enjoy!!!